Indice
Esercitazione 5
Questa esercitazione e' relativa alle system call per la gestione dei processi.
Per eseguire un comando usare le funzioni della famiglia exec ed (eventualmente) una fork.
Esercizio 0: Sulle volpi
Cosa stampa il seguente main?
int main (void) {
printf("The quick brown fox jumped over ");
fork();
printf("the lazy dogs\n");
return 0;
}
e questo?
int main (void) {
printf("The quick brown fox jumped over ");
execl("/bin/echo","echo","the","lazy","dogs.",NULL);
return 0;
}
perche'?
Esercizio 1: N-esimo nipote
Scrivere un programma C che prenda un numero N>1 dalla riga di comando e che crei N discendenti come segue: prima forka un figlio, il quale a sua volta forka un altro figlio e cosi' via fino ad ottenere N processi in tutto. Ogni processo appena attivato stampa il suo PID ed il PID del padre e termina. In che ordine avvengono le stampe?
Modificare il programma in modo che ogni processo, prima di terminare, attenda la terminazione del proprio figlio e stampi (oltre al suo PID e a PPID come prima) il PID del figlio ed il tipo di terminazione avvenuta (exited, killed etc…) ed eventualmente l'exit status o il segnale ricevuto. Cosa viene stampato?
Infine, modificare il programma in modo che ogni figlio, prima di uscire attenda anche la terminazione del proprio padre. Cosa accade?
Esercizio 2: Sei piccoli indiani
Scrivere un programma C in cui il padre scrive Sei piccoli sullo stdout e poi forka 6 figli:
- il primo figlio, di identificatore
pid1, esegue il comando/bin/sleep, con agomento300e poi esegue unaprintfdella stringaindiani; - il secondo figlio, di identificatore
pid2,esegue il comando/bin/echocon argomentoindiani; - il terzo figlio, di identificatore
pid3esegue il comando/bin/kill, con argomentopid1; - il quarto figlio, di identificatore
pid4, esegue unaprintfdella stringaindianie poi valuta l'espressione (*0); - il quinto figlio, di identificatore
pid5, esegue unaprintfdella stringaindianie poi valuta l'espressione (a=1/2,b=5/a); - il sesto figlio, di identificatore
pid6, esegue unaprintfdella stringaindianied esegue “exit(12)”.
Quanti indiani arrivano sullo stdout? Perche? Cosa e' successo agli altri?
Per eseguire i comandi usare esclusivamente le funzioni della famiglia “exec” ed eventualmente la fork.
Esercizio 3: dummyshell
Realizzare una shell rudimentale che legge un comando con eventuali parametri dallo standard input e ne invoca l'esecuzione utilizzando una funzione della famiglia exec(). La shell deve terminare se viene digitato il comando 'exit' e deve fornire nel prompt il numero progressivo del comando che stiamo per eseguire (dalla attivazione) e lo stato con cui è terminato il comando precedente. Ad esempio :
bash:~$ dummyshell Welcome in dummyshell!! 1@dummy:stato= 0$ llls pippo Nella execvp: No such file or directory 2@dummy:stato=29$ ls pippo ls: pippo: No such file or directory 2@dummy:stato= 1$ ls pippo.c pippo.c 4@dummy:stato= 0$ exit Leaving dummyshell ... bash:~$
Il formato dei comandi e' molto semplice e non prevede metacaratteri o forme di ridirezione.
Estensione: Dare piu' informazioni sulla terminazione (Exited, Signaled etc..)
Esercizio 4: Esecuzione in background
Scrivere un programma C che appena attivato va immediatamente in background, attende per 2 secondi (con sleep) e poi stampa il pid ed il pid del padre.
